Martedì della Settimana Santa
Is 49,1-6 Sal 70 Gv 13,21-33.36-38
In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso (Sal 70,1)
Gesù ha una volontà invincibile: salvare chi gli è affidato, Giuda, Pietro, Giovanni… ciascuno di noi. È un amore invincibile, talmente libero, che accoglie di essere amato, ma anche tradito e rinnegato. E non solo accoglie: fa di tutto per donare di più, per salvare anche chi lo rinnega e lo tradisce. Lo fa con il suo perdono e la sua umiltà che non conosce confronti. Giuda è fra coloro che “non sanno quello che fanno”, perdonato. Pietro è messo di fronte alla fragilità della sua fede e, grazie all’amore tenace di Gesù, diventerà il garante della nostra fede. Il discepolo che Gesù amava, prediletto, conoscerà la vita eterna già qui in terra e sarà luce per molti. “È troppo poco” che qualcuno sia solo colui che tradisce, qualcuno solo colui che rinnega, qualcuno solo colui che è amato. L’amore di Dio è sempre “di più”.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 221]
Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché tutti e per intero vi accolga Colui che tutto a voi si offre.
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