Gv 8,1-11

Lunedì V Settimana di Quaresima

Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62   Sal 22   Gv 8,1-11

La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno vinta (Gv 1,5)

Il Signore suscita lo spirito profetico in coloro che sceglie per il bene di tanti, come fa con Daniele. È Dio che dona loro pace e forza (cfr. Dn 10, 19) per affrontare le prove con limpidezza e verità, con intelligenza e capacità di discernere, diventando loro stessi luce per altri. «Siete così stolti, figli d’Israele? » dice il giovane Daniele a chi non è capace di vedere, nei fatti della vita, dov’è il vero bene, e mette a rischio una vita innocente. Gesù si definisce “luce del mondo”, contrapposta alle tenebre che lo avvolgano. La sua è la luce del Padre che lo ha inviato, perché noi figli possiamo vivere nella luce, che è limpidezza, verità, intelligenza. I farisei  non conoscono né Gesù né il Padre: non perché esclusi da questa conoscenza, ma perché non hanno intenzione di accoglierla. Così continuano a giudicare secondo la carne, cioè con doppiezza e malizia.

«Quanto più guardiamo Dio con cuore puro, tanto più riceviamo la luce necessaria per il cammino, e diventiamo noi stessi luminosi e chiari. Per Francesco essere interiormente illuminati significa esporsi alla bontà di Dio, come ci si pone di fronte ai raggi caldi del sole. Dio è il bene, tutto il bene, è la luce che illumina i santi. Questa luce Francesco chiese a San Damiano: “illumina le tenebre del cuore mio”, consapevole che ogni illuminazione viene da Dio e che ogni buona azione è da lui ispirata» (L. Lehmann, Francesco, maestro di preghiera)

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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