Mt 5,43-48

Sabato I Settimana di Quaresima

Dt 26,16-19 Sal 118 Mt 5,43-48

“Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge” (Rm13,8)

Il Signore ci elegge come popolo particolare, guarda ciascuno di noi con amore di predilezione. Vivere il “di più” del vangelo significa imitare la perfezione di Colui che ci ama e ci chiama. Non ne diventiamo capaci per merito, o attraverso sforzi volontaristici, ma per grazia. Se, cioè, viviamo da figli, in comunione d’amore con il Padre, stringendo una relazione vitale con il Figlio, portiamo in noi la sua immagine. È dalla somiglianza, infatti, che si riconosce la parentela. Solo così possiamo amare senza aspettare un contraccambio, senza calcolare il guadagno.

Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2847] Amandovi a vicenda nella carità di Cristo, dimostrate al di fuori con le opere l’amore che avete nell’intimo, in modo che, provocate da questo esempio, le sorelle crescano sempre nell’amore di Dio e nella mutua carità.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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Messaggero di Sant'Antonio