Giovedì dopo le ceneri
Dt 30,15-20 Sal 1 Lc 9,22-25
“Poiché è lui la tua vita” (Dt 30,20)
“Se qualcuno”: questo invito alla libertà della sequela e le condizioni di essa si collocano tra il primo annuncio della passione e la trasfigurazione. Come a dire che il discepolo è chiamato a tenere insieme il perdere con il trovare, la passione con la gloria, il morire con il vivere. Seguire il Signore implica l’accoglienza della fatica, ma mai un atteggiamento doloristico quanto piuttosto quello della letizia.
Gesù non impone la sequela, ma rimanda al desiderio che scaturisce in chi ha riconosciuto il dono del pane spezzato, abbondante tanto da avanzarne dodici ceste. Questo era successo poco prima e tutti lo avevano visto, proprio quei tutti a cui dice “se qualcuno vuol venire dietro a me”.
Il desiderio della sequela nasce dal dono fino in fondo che Gesù fa di se stesso. Prendere la propria croce è allora sempre insieme al raccogliere i doni che promanano dalla Sua; camminare dietro alla Sua croce vuol dire camminare dietro ai suoi doni con tutte le conseguenze di vita piena.
Dalle Laudi e Preghiere [FF 277]
Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell’amor mio.
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