Giovedì IV Settimana del Tempo Ordinario
Eb 12,18-19.21-24 Sal 47 Mc 6,7-13
Santi Paolo Miki e compagni, martiri – memoria
“Prese a mandarli a due a due” (Mc 6,7)
Dopo il rifiuto degli abitanti di Nazaret, Gesù continua a insegnare nei villaggi vicini e invia i Dodici condividendo con loro il potere sugli spiriti impuri.
Li invia a due a due e con meno dell’indispensabile. In fraternità dunque, e fidandosi della bontà di Dio, che li avrebbe sostenuti attraverso la generosità di coloro che avrebbero incontrato. I discepoli vanno, a coppie e in qualche modo bisognosi. In due avranno l’occasione di avere amore l’uno per l’altro, e questa sarà la prima testimonianza del loro essere discepoli di Gesù. Busseranno alle porte a mani vuote, ricchi solo di fiducia in chi li ha mandati. Porteranno la buona notizia con umiltà e gratuità, sapendo di restituire quanto prima hanno ricevuto.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 366-367]
Allora il beato Francesco […] disse loro: «Andate, carissimi, a due a due per le varie parti del mondo e annunciate agli uomini la pace e la penitenza in remissione dei peccati; e siate pazienti nelle persecuzioni, sicuri che il Signore adempirà il suo disegno e manterrà le sue promesse. Rispondete con umiltà a chi vi interroga, benedite chi vi perseguita, ringraziate chi vi ingiuria e vi calunnia, perché in cambio ci viene preparato il regno eterno». E […] abbracciandoli con tenerezza e devozione diceva ad ognuno: «Riponi la tua fiducia nel Signore ed egli avrà cura di te».
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