Venerdì I Settimana di Avvento
Is 29,17-24 Sal 26 Mt 9,27-31 San Nicola
“Il Signore è la mia luce” (Sal 26)
La luce della fede è capace di illuminare tutta l’esistenza dell’uomo e donare speranza di novità. Eppure può capitare ad ogni credente di fare l’esperienza contraria della luce, di sentirci tenebrosi nel nostro cammino, di sentire pesanti gli impegni, di credere che le ingiustizie rimarranno tali… La Parola oggi ci dona una semplice “regola” spirituale. Quando sentiamo tristezza e poca fede, o addirittura ci può sembrare di non averne più, volgiamo lo sguardo al Signore, chiediamo la sua “pietà”, ricordiamo ciò che ha già fatto per noi. Il ricordo e il chiedere la presenza del Signore in “casa nostra”, dona forza alla fede affievolita perché la riceviamo ancora in dono dal Signore stesso.
Dalle Ammonizioni (FF 144-145) Ecco, ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con gli occhi dello spirito, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero. E in tale maniera il Signore è sempre presente con i suoi fedeli, come egli stesso dice: «Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo».
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