E ti vengo a cercare…
Giovedì XXXI Settimana del Tempo Ordinario
Fil 3,3-8 Sal 104 Lc 15,1-10
È facile andare in cerca di chi si perde per caso, o per disgrazia, o per gli eventi avversi della vita. È certo più difficile farlo con chi si allontana volontariamente. Eppure nella parabola c’è qualcuno che si mette in viaggio in ogni caso, che rischia, lasciando anche ciò che è prezioso, pur di ritrovare ciò che era perduto. Gesù, attraverso la parabola, ci sta dicendo che non si dà pace fin quando non ricuce la relazione con ciascuno di noi. Rendiamoci “reperibili” davanti a tanto amore.
Grazie Signore, perché ci cerchi, perché siamo preziosi ai tuoi occhi.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1138]
Cercava la salvezza delle anime con pietà appassionata, con zelo e fervida gelosia e, perciò, diceva che si sentiva riempire di profumi dolcissimi e, per così dire, cospargere di unguento prezioso, quando veniva a sapere che i suoi frati sparsi per il mondo, col profumo soave della loro santità, inducevano molti a tornare sulla retta via. All’udire simili notizie, esultava nello spirito e ricolmava di invidiabilissime benedizioni quei frati che, con la parola e con le opere, trascinavano i peccatori all’amore di Cristo.
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