Ricchi e felici
Lunedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Ef 2,1-10 Sal 99 Lc 12,13-21
I termini ricchezza e grazia (quindi gratitudine e dono), ricorrono frequentissimi nella Parola di oggi. C’è una ricchezza buona! C’è una ricchezza che rende felici! C’è una ricchezza che fa della nostra vita una vita piena e ben spesa! È la “ricchezza di misericordia”, è il dono di Dio che ci ama, ci dona la vita, ci perdona, ci rimette in piedi, ci salva… La ricchezza, di doni e di beni, usata per noi e noi soli, ci chiude, ci illude e ci condanna ad una vita triste e in solitudine. Ma la gratitudine per quanto abbiamo e possiamo, e la gratuità che restituisce con gioia a chi ha bisogno ci procura un tesoro nel cielo!
Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi.
Dalla Leggenda dei tre Compagni [FF 1469]
Insisteva anche perché i fratelli non giudicassero nessuno, e non guardassero con disprezzo quelli che vivono nel lusso e vestono con ricercatezza esagerata e fasto, poiché Dio è il Signore nostro e loro e ha il potere di chiamarli, e dopo averli chiamati di renderli giusti. Prescriveva anzi che riverissero costoro come fratelli e padroni: sono fratelli, perché sono creati dall’unico Creatore; sono padroni, perché aiutano i buoni a far penitenza, somministrando loro le cose necessarie per il corpo
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