Mc 9,30-37

DOMENICA – XXV DOMENICA DEL T. O. – B

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Ga­lilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interro­garlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi ta­cevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». – Marco 9,30-37

Riflessione biblica – Gesù aveva appena predetto la sua passione e morte e i suoi discepoli stavano già discutendo tra loro su chi fosse il più importante. Avevano frainteso la chiamata di Gesù, interpretandola come opportunità di privilegi e onori, piuttosto che come fonte di umiltà e abbandono in lui. Ecco perché Gesù li esorta a servire i bambini: un bambi­no non può ripagare chi fa qualcosa per lui.

Riflessione francescana – San Francesco volle che i suoi seguaci fossero chiamati Fra­ti Minori (cfr. FF 23). Dovevano essere fratelli di tutti coloro che li circondavano, ma dovevano anche essere loro servi. Piuttosto che cercare potere e privilegi, come molti faceva­no ai tempi di san Francesco e fanno ancor oggi, i seguaci di san Francesco devono considerare tutti coloro che li cir­condano più importanti di loro stessi. Devono essere pieni di un profondo senso di gratitudine ogni volta che sono chiamati a servire i più umili della società.

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ARTICOLO DI: Momenti Francescani

“Momenti Francescani: La Parola nelle Parole. È la prima testata periodica edita in Italia a proporre la lettura quotidiana del Vangelo accompagnata da un commento biblico e uno francescano. Frate Leone annotava come il Santo avesse una particolare predilezione per la lettura ogni giorno del Vangelo. Il commento biblico lega la Parola e il messaggio di Cristo alla contemporaneità della vita. Lo sguardo francescano rappresenta un tesoro ancora a molti sconosciuto, oggi può essere un valido strumento per la conoscenza della figura storica, “psicologica” e spirituale di Francesco. Per l’uomo contemporaneo la testimonianza del Santo di Assisi rappresenta una finestra che gli offre un respiro più ampio e una risposta alle sue istanze. Vengono proposte per ogni giorno riflessioni che aiutano a vivere appieno nel segno di Cristo, attraverso un pensiero che attualizza la Parola con l’intento di scardinare posizioni del cuore dell’uomo odierno, a volte indurito e ‘zoppicante’. L’opera si rivolge agli appartenenti all’Ordine Francescano Secolare d’Italia, ai membri dell’intera Famiglia Francescana, e a tutti coloro che sono attirati dalla ricchezza e dalla profondità del Vangelo e della spiritualità francescana. Gli autori sono frati, provenienti da tutte le famiglia francescane, laici, appartenenti all’OFS e grandi esperti di francescanesimo. Momenti Francescani è un trimestrale edito dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali in Assisi. È possibile abbonarsi al seguente link: https://bit.ly/momenti_francescani”

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