Mc 7,31-37

DOMENICA – XXIII DOMENICA T.O – B

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, pas­sando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pie­no territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». – Marco 7,31-37

Riflessione biblica – Gesù guarì il sordomuto. Ancora oggi, durante il Bat­tesimo, eseguiamo un rituale in cui chiediamo a Dio di aprire le orecchie della persona battezzata perché possa ascoltare la Buona Novella e di sciogliere la sua lingua perché possa proclamarla. Siamo chiamati ad ascoltare ciò che c’è di buono negli altri (e a non intrattenerci in pettegolezzi e altre forme di denigrazione) e a dire ciò che c’è di buono in loro (senza chiacchierare a loro spese). In altre parole, siamo chiamati ad ascoltare e a dire ciò che è buono, vero e utile.

Riflessione francescana – Sebbene coloro che seguono san Francesco non siano come i trappisti, che cercano di stare in silenzio per la maggior parte della giornata, devono in ogni caso usare il dono della parola con attenzione. Nelle sue Ammonizioni, san Francesco esorta a non essere troppo precipitosi nel parlare, ma piuttosto a considerare bene ciò che si sta per dire. Inoltre incoraggia i frati a non usare la parola per innalzarsi davanti agli altri, come se i doni che Dio ci concede fossero un nostro possesso e motivo di vanto (cfr. FF 171).

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ARTICOLO DI: Momenti Francescani

“Momenti Francescani: La Parola nelle Parole. È la prima testata periodica edita in Italia a proporre la lettura quotidiana del Vangelo accompagnata da un commento biblico e uno francescano. Frate Leone annotava come il Santo avesse una particolare predilezione per la lettura ogni giorno del Vangelo. Il commento biblico lega la Parola e il messaggio di Cristo alla contemporaneità della vita. Lo sguardo francescano rappresenta un tesoro ancora a molti sconosciuto, oggi può essere un valido strumento per la conoscenza della figura storica, “psicologica” e spirituale di Francesco. Per l’uomo contemporaneo la testimonianza del Santo di Assisi rappresenta una finestra che gli offre un respiro più ampio e una risposta alle sue istanze. Vengono proposte per ogni giorno riflessioni che aiutano a vivere appieno nel segno di Cristo, attraverso un pensiero che attualizza la Parola con l’intento di scardinare posizioni del cuore dell’uomo odierno, a volte indurito e ‘zoppicante’. L’opera si rivolge agli appartenenti all’Ordine Francescano Secolare d’Italia, ai membri dell’intera Famiglia Francescana, e a tutti coloro che sono attirati dalla ricchezza e dalla profondità del Vangelo e della spiritualità francescana. Gli autori sono frati, provenienti da tutte le famiglia francescane, laici, appartenenti all’OFS e grandi esperti di francescanesimo. Momenti Francescani è un trimestrale edito dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali in Assisi. È possibile abbonarsi al seguente link: https://bit.ly/momenti_francescani”

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