Domande “scomode”
Martedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
Gal 6,14-18 Gal 2 Lc 9,23-26 Impressione delle Stimmate di San Francesco, festa
La festa delle stimmate di San Francesco ci ricorda quanto sia bello cercare di assomigliare a Gesù. Ecco qualche domanda che può aiutarci nella riflessione di oggi: come, nella mia quotidianità, vivo la semplicità e la povertà di Gesù? Quanto permetto allo Spirito santo di “prendere dimora” dentro di me? Gli permetto di insegnarmi a voler bene agli altri come Gesù? San Francesco è definito dai suoi biografi un ”alter Christus”. Cioè, si è lasciato scomodare da queste domande, si è messo davvero in gioco per cercare di vivere come Gesù, e vivere il Vangelo con radicalità.
Infondi in noi, Santo Spirito, il desiderio sereno di perdere la nostra vita per amore del Signore, in modo semplice e nei fatti concreti.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 484]
Gli apparve un uomo, in forma di Serafino, con le ali, librato sopra di lui, con le mani distese ed i piedi uniti, confitto ad una croce […]. A quell’apparizione il beato servo dell’Altissimo si sentì ripieno di una ammirazione infinita, ma non riusciva a capirne il significato. Era invaso anche da viva gioia e sovrabbondante allegrezza per lo sguardo bellissimo e dolce col quale il Serafino lo guardava, di una bellezza inimmaginabile; ma era contemporaneamente atterrito nel vederlo confitto in croce nell’acerbo dolore della passione. Si alzò, per così dire, triste e lieto, poiché gaudio e amarezza si alternavano nel suo spirito.
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