Martedì XXI Settimana del Tempo Ordinario
2Ts 2,1-3a.13-17   Sal 95   Mt 23,23-26
Santa Monica, memoria

Presentarsi “ineccepibili” davanti agli altri è la preoccupazione di voler suscitare sempre una buona opinione di sé stessi. Una tendenza che, se assecondata a tutti i costi, non ci basta mai e ci fa cedere a tanti compromessi, confondendo la mente, come dice San Paolo. Gesù poi ci parla di avidità e di intemperanza, due parole che indicano l’eccesso. Quando, senza accorgerci, ci abituiamo a questo eccesso, perdiamo di vista il vero bene, nostro e altrui. Ma, ci esorta Paolo, Dio ci ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità.

Signore, fa che ci lasciamo provocare dalle tue parole, forti ma vere, che costruiscono dentro di noi umiltà e amore vero.

Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 714]
Un inverno, il Santo aveva il povero corpo coperto di una sola tonaca, rafforzata con pezze molto grossolane. Il guardiano, che era anche suo compagno, comprò una pelle di volpe […] Francesco disse: «Se vuoi che porti sotto la tonaca questa pelliccia, fammene porre un’altra della stessa misura all’esterno. Cucita al di fuori sarà indizio della pelle nascosta sotto». […] O esempio di coerenza, identico nella vita e nelle parole! Lo stesso dentro e fuori, da suddito e da superiore! Tu non desideravi alcuna gloria né esterna né privata, perché ti gloriavi solamente del Signore.