Un’insolita pienezza
Martedì XX Settimana del Tempo Ordinario
Ez 28,1-10 Dt 32,26-30.35-36 Mt 19,23-30
San Bernardo Abate, Dottore della Chiesa, memoria
Quando, con maggiore radicalità, ci mettiamo in cammino dietro i passi di Gesù, sperimentiamo la fatica del “lasciare”. È necessario alleggerirsi di cose, legami, luoghi, parole, modi consueti di pensare… Pietro ci rappresenta tutti quando protesta, chiedendo al Signore: “E noi? E io? Se lascio tutto, cosa rimane per me?” Gesù non chiede una mortificazione fine a sé stessa. Ma ci invita ad accogliere una pienezza diversa dal solito. “La pienezza di Dio” dice Papa Francesco “è una pienezza annientata in croce”. Cioè, non legata al possedere, ma al donare. E qual è il segno che siamo sulla strada giusta verso questa pienezza? Il segno inequivocabile è sempre la gioia.
“Signore, Tu non sai dare meno di tutto. Quando doni qualcosa, doni Te stesso, cioè… tutto”.
Dalle Lodi di Dio Altissimo [FF 261]
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
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