Onnipotente nell’amore
Lunedì XVII Settimana del Tempo Ordinario
1Gv 4,7-16 Sal 34 Gv 11,19-27
Santi Marta, Maria e Lazzaro – Memoria
Stando uniti a Gesù la morte non è più la fine di tutto, ma un passaggio al quale è possibile guardare senza più disperazione. A noi è chiesto di lasciarci incontrare e di metterci in dialogo con Gesù, portando a Lui con semplicità i nostri desideri e le nostre attese, anche se, come le parole di Marta, a volte sembrano quasi un rimprovero più che una preghiera. Gesù non si scandalizza, rimane nel dialogo, annuncia e domanda e ci aiuta a esprimere la nostra fede, perché noi abbiamo la vita in Lui.
Signore Gesù, tu sei venuto a portare la vita e la gioia, aiutaci a rimanere in dialogo con te sempre, raccontandoti gioie e dolori, perché la Tua parola alimenti in noi la fede.
Dalla Vita di Santa Chiara [FF 3201-3202]
I saraceni […] giunsero presso San Damiano, dentro i confini del monastero. Al che, dopo essersi prostrata tutta in preghiera al Signore Cristo suo, tra le lacrime [Chiara] disse: «Ti fa piacere, o Signore, che le tue ancelle inermi, che ho allevato nel tuo amore, ora siano consegnate nelle mani dei pagani? Signore, ti prego, custodisci queste tue serve che ora io non posso più custodire». All’improvviso alle sue orecchie risuonò una voce come di bambino, propiziatoria di una nuova grazia: «Io vi custodirò sempre». «E allora, mio Signore – riprese –, se ti piace, proteggi la città che ci sostenta per amor tuo». E Cristo a lei: «Sosterrà gravi prove, ma sarà difesa dalla mia protezione». Allora la vergine, alzando il volto pieno di lacrime, conforta quelle che piangevano dicendo: «Vi assicuro, figliole, che non soffrirete alcun male. Soltanto abbiate fede in Cristo».
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