Nelle Sue mani
Sabato XIV settimana del Tempo Ordinario
Is 6,1-8 Sal 92 Mt 10,24-33
Non possiamo mai definirci perduti a causa delle nostre debolezze. Isaia si sente tale di fronte alla grandezza di Dio, ma il Signore si fa vicino, lo tocca e lo rende puro. È quello che fa anche con noi, ogni giorno. Gesù, poi, lo annuncia continuamente: non importa se siamo poveri, malati o emarginati, se ci mettiamo nelle Sue mani, davvero non possiamo avere paura, perché noi valiamo molto più di molti passeri. Così come loro sono nelle mani del Signore, tanto più noi…suoi figli amati.
Grazie Signore, perché nelle Tue mani possiamo affidare la nostra vita.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1040-1041]
Francesco, atleta ancora novello, udendo le minacce dei persecutori e presentendo la loro venuta, volle lasciar tempo all’ira e si nascose in una fossa segreta. Vi rimase nascosto per alcuni giorni, e intanto supplicava incessantemente, tra fiumi di lacrime, il Signore affinché lo liberasse dalle mani dei persecutori e portasse a compimento, con la sua bontà e il suo favore, i pii propositi che gli aveva ispirato.
Sentendosi così ricolmo di una grandissima gioia, incominciò a rimproverare se stesso per la propria pusillanimità e viltà e, lasciato il nascondiglio e scacciata la paura, affrontò il cammino verso Assisi.
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