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Mercoledì XVII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 15,10.16-21 Sal 58 Mt 13,44-46
Sant’Ignazio di Loyola
Geremia è un uomo di Dio ma, nella prova, arriva a sentirlo come un torrente infido dalle acque incostanti. Cercare Dio con sincerità dà senso e pienezza alla vita. Eppure, a volte, piuttosto che una presenza rassicurante, possiamo avvertirlo come una “minaccia” alla nostra quiete. Il Signore ci incoraggia, ci sospinge verso sfide sempre nuove. Tuttavia, non tarda a far sentire la sua vicinanza, come quando a Geremia assicura: “sarò con te per proteggerti”. Il Regno di Dio è per tutti, ma richiede una ricerca continua. I mercanti del vangelo devono rinunciare ai loro beni, ma poi la gioia è grande.
«Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo; tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono; tutto è tuo, di tutto disponi secondo la tua volontà: dammi solo il tuo amore e la tua grazia; e questo mi basta». (Sant’Ignazio di Loyola)
Dalla Leggenda dei tre Compagni [FF 1409]
Francesco diceva ad un compagno, che aveva molto amato, di avere scoperto un grande e prezioso tesoro. Animato da un nuovo straordinario spirito, pregava in segreto il Padre; però non confidava a nessuno cosa faceva […]. Dio solo lo sapeva, e a lui incessantemente chiedeva come impadronirsi del tesoro celeste.
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