Chi è mai costui?
Martedì XIII Settimana del Tempo Ordinario
Am 3,1-8;4,11-12 Sal 5 Mt 8,23-27
Come permettiamo al Signore di “aumentare” la nostra fede? Ci aiutano tre azioni che compiono i discepoli: lo seguono, lo svegliano, lo contemplano. Primo: seguire Gesù, sempre. La sequela, tuttavia, non come rifugio comodo e tranquillo. Ma come cammino anche esigente, che interpella le proprie comodità e chiusure. Secondo: risvegliare Gesù. A volte, sentirci troppo autosufficienti ci fa dimenticare il “grido” della preghiera: sempre, infatti, abbiamo bisogno dello Spirito santo che illumina le azioni e le scelte. Infine: contemplare. Vivere gli impegni ordinari sapendo cogliere la sua azione provvidente e piena di amore verso di noi, ci apre allo stupore. È questo che alimenta la nostra fede e tiene viva in noi la domanda: “Chi sei Gesù?”.
Concedici, o Padre, di desiderare con forza che la nostra fede cresca.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 702]
Ad un certo momento della sua vita, il Padre subì una violentissima tentazione di spirito (…). Era angustiato e pieno di sofferenza, pregava e piangeva nel modo più penoso. Questa lotta durò più anni. Un giorno, mentre pregava in Santa Maria della Porziuncola, udì in spirito una voce: “Francesco, se avrai fede quanto un granello di senapa, dirai al monte che si sposti ed esso si muoverà ”. ”Signore – rispose il Santo – qual è il monte, che io vorrei trasferire?”. E la voce di nuovo: “Il monte è la tua tentazione “. “O Signore, – rispose il Santo in lacrime – avvenga a me, come hai detto”. Subito sparì ogni tentazione e si sentì libero e del tutto sereno nel più profondo del cuore.
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