Quale padrone servo?
Sabato XI settimana del Tempo Ordinario 2Cr 24,17-25 Sal 88 Mt 6,24-34
Certe volte è difficile scegliere tra il Signore ed altre cose per noi apparentemente importanti che però ci schiavizzano. In alcuni momenti neanche ci rendiamo conto di quello che Egli ci offre e di quello che invece si mostra buono ma che ci allontana da Lui. Allora, chiediamogli di aiutarci a riconoscere ciò che è Suo per poter scegliere la Sua via con consapevolezza. Se scegliamo Dio, infatti, davvero possiamo non preoccuparci per la nostra vita, di quello che mangeremo o berremo, per il nostro corpo, di quello che indosseremo.
Signore, Tu sei il padrone che vogliamo scegliere, insegnaci a metterTi sempre al primo posto nella nostra vita.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 586-587] [A Francesco] gli appare in visione uno splendido palazzo, in cui scorge armi di ogni specie e una bellissima sposa. Nel sonno Francesco si sente chiamare per nome e lusingare con la promessa di tutti quei beni. Allora tenta di arruolarsi per la Puglia e fa ricchi preparativi nella speranza di essere presto insignito del grado di cavaliere. Il suo spirito mondano gli suggeriva un’interpretazione mondana della visione, mentre ben più nobile era quella nascosta nei tesori della sapienza di Dio. E infatti un’altra notte, mentre dorme, sente di nuovo una voce che gli chiede premurosa dove intenda recarsi. Francesco espone il suo proposito dicendo di volersi recare in Puglia per combattere. Ma la voce insiste e gli domanda chi ritiene possa essergli più utile: il servo o il padrone? «Il padrone», risponde Francesco. «E allora – riprende la voce – perché cerchi il servo in luogo del padrone?».
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