Lc 10,1-9

Onorare “il Santo”

Onorare “il Santo”

Giovedì X Settimana del Tempo Ordinario
Is 61,1-3   Sal 18    Lc 10,1-9
Sant’Antonio di Padova, solennità

“Beato dunque chi parla secondo il dettame di questo Spirito e non secondo l’inclinazione del suo animo” (Dai «Discorsi» di sant’Antonio di Padova). Così dice Antonio riguardo alla predicazione, e il Vangelo di oggi ne è la messa in pratica. Andare per il mondo ad annunciare il Vangelo diviene efficace se ci lasciamo guidare dallo Spirito e non dal nostro animo, per quanto buono sia. La vita del discepolo è una vita nello Spirito che lo guida. Gli permette di portare non semplici annunci, ma lieti annunci, ed essere operatore di pace e di misericordia. Grande dono! Persino quando entro in una casa, lo Spirito mi illumina e mi fa comprende come agire, come accogliere i doni offerti.

Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova, hai dato al tuo popolo un insigne predicatore e un patrono dei poveri e dei sofferenti, fa’ che per sua intercessione seguiamo gli insegnamenti del Vangelo e sperimentiamo nella prova il soccorso della tua misericordia.

Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 407]
Tra tanti fatti del genere, eccone uno appreso da testimoni degni di fede. […] Era presente tra loro un frate sacerdote, di nome Monaldo, illustre per fama e più per la vita virtuosa fondata sull’umiltà, corroborata dalla preghiera frequente e difesa dallo scudo della pazienza; e anche frate Antonio, al quale Iddio diede l’intelligenza delle sacre Scritture e il dono di predicare Cristo al mondo intero con parole più dolci del miele. Ora, mentre Antonio predicava ai frati con fervore e devozione grandissima sul tema: «Gesù Nazareno, re dei giudei», il detto frate Monaldo, guardando verso la porta della sala dove erano tutti radunati, vide il beato Francesco sollevato in alto, con le braccia distese a forma di croce, in atto di benedire i fratelli. E tutti i presenti sembravano essi stessi investiti dalla consolazione dello Spirito Santo, e ripieni di gaudio salutare trovarono assai credibile il racconto dell’apparizione e della presenza del gloriosissimo padre.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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