Mc 4,35-41

DOMENICA – XII DOMENICA DEL T. O. – B

I quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». Marco 4,35-41

Riflessione biblica «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Tante volte, nelle nostre difficoltà, quando ci sembra di esser sommersi dalle onde e dai venti contrari, finiamo per mettere il Signore sul banco degli imputati, per addossare a lui la responsabilità del momento difficile che stiamo vivendo. In realtà, quando Lui è con noi sulla barca o, meglio, quando noi siamo con Lui nella traversata della vita, vento e onde contrarie non possono avere il sopravvento. In definitiva, è questione di fede/fiducia. Mi fido davvero di Lui? Come posso pensare che di me nulla gli importi, quando mi ha amato e ha dato se stesso per me (cfr. Gal 2,20)?

Riflessione francescana Scrive Angelo Clareno nel suo Liber chronicarum: «Francesco soleva dire che l’onnipotenza di Dio si manifesta e risplende nella fede e nella pazienza dei santi, perché per fede siamo stati salvati, e tutte le opere di Dio sono nella fede; senza fede è impossibile piacere a Dio. Chi dubita della divina provvidenza – secondo quanto è scritto – è simile all’onda del mare sbattuta qua e là in balia del vento. Un uomo simile non speri di ottenere aiuto da Dio, a motivo del suo animo doppio e incostante in ogni strada che imbocca. Tutto è possibile a chi crede, e per chi ama, ogni più ardua cosa è dolce e leggera» (FF 2141).

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ARTICOLO DI: Momenti Francescani

“Momenti Francescani: La Parola nelle Parole. È la prima testata periodica edita in Italia a proporre la lettura quotidiana del Vangelo accompagnata da un commento biblico e uno francescano. Frate Leone annotava come il Santo avesse una particolare predilezione per la lettura ogni giorno del Vangelo. Il commento biblico lega la Parola e il messaggio di Cristo alla contemporaneità della vita. Lo sguardo francescano rappresenta un tesoro ancora a molti sconosciuto, oggi può essere un valido strumento per la conoscenza della figura storica, “psicologica” e spirituale di Francesco. Per l’uomo contemporaneo la testimonianza del Santo di Assisi rappresenta una finestra che gli offre un respiro più ampio e una risposta alle sue istanze. Vengono proposte per ogni giorno riflessioni che aiutano a vivere appieno nel segno di Cristo, attraverso un pensiero che attualizza la Parola con l’intento di scardinare posizioni del cuore dell’uomo odierno, a volte indurito e ‘zoppicante’. L’opera si rivolge agli appartenenti all’Ordine Francescano Secolare d’Italia, ai membri dell’intera Famiglia Francescana, e a tutti coloro che sono attirati dalla ricchezza e dalla profondità del Vangelo e della spiritualità francescana. Gli autori sono frati, provenienti da tutte le famiglia francescane, laici, appartenenti all’OFS e grandi esperti di francescanesimo. Momenti Francescani è un trimestrale edito dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali in Assisi. È possibile abbonarsi al seguente link: https://bit.ly/momenti_francescani”

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