Dire le cose così come stanno
Sabato X Settimana del Tempo Ordinario
1Re 19,19-21 Sal 15 Mt 5,33-37
Sia […] il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”. Non serve giurare se il nostro agire corrisponde al nostro dire. Gesù, con le sue parole, va oltre il pensiero del tempo, secondo cui il giuramento era considerato buono se veniva poi rispettato. La risposta di Eliseo mostra quello che il Signore intende. Dopo aver ricevuto il mantello, simbolo della chiamata divina, esclama: ti seguirò. Le sue parole prendono forma attraverso il suo agire: lascia tutto, la famiglia e il lavoro, e si mette totalmente al servizio.
Signore, donaci un cuore capace di vedere, nella verità, le cose dentro di noi, per esprimerle esteriormente con coerenza.
Dalla Vita Seconda di Tommaso da Celano [FF 714]
Un inverno, il santo aveva il povero corpo coperto di una sola tonaca, rafforzata con pezze molto grossolane. Il guardiano, che era anche suo compagno, comprò una pelle di volpe e gliela portò […]. Francesco rispose: «Se vuoi che porti sotto la tonaca questa pelliccia, fammene porre un’altra della stessa misura all’esterno. Cucita al di fuori sarà indizio della pelle nascosta sotto». Il frate ascoltò, ma non era del parere; insistette, ma non ottenne di più. Alla fine il guardiano si arrese e fece cucire una pelliccia sull’altra, perché Francesco non apparisse di fuori diverso da quello che era dentro.
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