Dignità di figli
Mercoledì IX Settimana del Tempo ordinario
2Tm 1,1-3.6-12 Sal 122 Mc 12,18-27
San Bonifacio vescovo e martire, memoria
La legge dice che, se un uomo muore, “suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Gesù ci fa capire che la legge non basta: per questo è venuto a darle compimento e pienezza. Ci fa andare oltre, perché l’uomo è molto di più di uno che “da discendenza”. La donna è molto di più di una “presa” per questo fine. L’uomo, la donna, ciascuno di noi è innanzitutto figlio di Dio, infinitamente amato, degno dell’eternità. Siamo fatti per il cielo, per la gioia e la vita piena.
Signore, per il tuo grande amore “hai vinto la morte e hai fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo”.
Da Sacrum Commericum [FF 1962]
Perciò il beato Francesco, come vero imitatore e discepolo del Salvatore, agli inizi della sua conversione si diede con grande amore alla ricerca della santa Povertà, desideroso di trovarla e del tutto deliberato a farla sua, senza temere né avversità né pericoli, non ricusando fatiche né schivando disagi corporali, nella speranza di poter finalmente giungere fino a colei, alla quale il Signore ha consegnato le chiavi del Regno dei cieli.
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