Di chi sono?
Martedì IX Settimana del Tempo ordinario 2Pt 3,11-15.17-18 Sal 89 Mc 12,13-17
Gli erodiani prima ammirano Gesù, ma poi gli tendono trappole. Gesù evita dunque di entrare nella questione. Tuttavia non sfugge alle domande, ma mostra la realtà così com’è. Indica l’immagine della moneta. “Di chi è?”. Ecco, potrei dire: i miei impegni, le mie scelte, il mio lavoro… io stesso, di chi sono? a chi consegno la mia vita? Non si tratta di contrapporre Dio a Cesare. Questo rappresenta il mondo con la sua concretezza e le sue condizioni. Si tratta di restare di Dio pur restando nella concretezza della vita. “Tutto è nostro, ma noi siamo di Cristo” (1Cor 7,14). Oggi, tra gli impegni e gli incontri, ricordiamolo spesso, con gratitudine.
Padre, illumina gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci hai chiamati.
Dalla Lettera ai Fedeli [FF 199] Non dobbiamo essere sapienti e prudenti secondo la carne, ma piuttosto dobbiamo essere semplici, umili e puri.
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