Inciampo o ammiro?
Lunedì VI settimana di Pasqua
At 16,11-15 Sal 149 Gv 15,26-16,4a
A volte basta molto poco per scandalizzarsi. Per farci lamentare davanti al Signore o per mettere in difficoltà il nostro credere bastano le piccole avversità, le fatiche quotidiane. Il male fa sempre più rumore del bene. Ma lo Spirito Santo è ancora oggi in mezzo a noi, con la sua presenza che consola, guida, sostiene. Lo possiamo riconoscere all’opera nelle quotidiane testimonianze di persone semplici, che aprendo il cuore e le mani, rendono concreto il loro credo; o in chi si mantiene fedele e lieto anche nelle difficoltà e nel dolore,… Oggi come allora, lo Spirito Consolatore accompagna e guida chi apre il cuore alla Parola.
Vieni Spirito Consolatore, apri i nostri occhi e il nostro cuore alla gratitudine per chi nel poco testimonia di credere nell’Amore.
Dalla Compilazione di Assisi [FF 1665]
Gli fu detto dal Signore: «Dimmi perché ti amareggi tanto se qualche frate esce dalla Religione o quando i frati non camminano per la via che ti ho mostrato? Dimmi ancora: chi ha piantato questa Religione di fratelli? Chi fa convertire un uomo perché vi faccia penitenza? Chi dà la forza di perseverare in essa? Non sono forse io?». E gli fu detto in spirito: «Io non ti ho prescelto a guidare la mia famiglia perché sei istruito ed eloquente, ma ho scelto te, uomo senza cultura, affinché sappiate, tu e gli altri, che sarò io a vigilare sopra il mio gregge; e ti ho posto come un segno per loro, affinché le opere che io compio in te, essi debbano discernerle in te e compierle.
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