Fino in fondo
Giovedì VI Settimana di Pasqua
At 18,1-8 Sal 97 Gv 16,16-20
Gesù prepara i discepoli ad una separazione, con un linguaggio un po’ enigmatico. Forse allude a quel “già e non ancora” che ci fa camminare dietro a lui tra luci ed ombre. Anche nell’esperienza di Paolo non mancano difficoltà e rifiuti. Nonostante questo, Paolo persevera con cuore libero e risoluto, per amore del Vangelo. Qual è il suo segreto? Il Signore gli rivela gradualmente la sua vocazione, non sempre tutto è chiaro. Tuttavia si dà da fare lavorando, viaggiando, dedicandosi alla Parola. Dà tutto sé stesso fino in fondo, sapendo bene in chi ha posto la sua fiducia.
Il Signore si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele (dal Salmo 97).
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1051]
Mentre un giorno ascoltava devotamente la messa degli apostoli, sentì recitare il brano del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli a predicare, consegna loro la forma di vita evangelica, dicendo: “Non tenete né oro, né argento, né denaro nelle vostre cinture, non abbiate bisaccia da viaggio, né due tuniche, né calzari, né bastone” […]. Allora esclamò: «Questo è ciò che desidero; questo è ciò che bramo con tutto il cuore!».
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