Prospettiva capovolta
Lunedì V Settimana di Pasqua
1Gv 1,5-2,2 Sal 102 Mt 11,25-30
Santa Caterina da Siena, festa
A chi sa riconoscersi piccolo, senza parole, incapace di comprendere e capire, il Padre rivela se stesso. A chi ha l’umiltà di riconoscersi imperfetto e fallibile, il Padre dona il suo perdono e la luce che purifica e indica la strada. Il senso della vita, il gusto per ciò che è veramente buono, non si conoscono attraverso lunghi studi o sforzi faticosi. Gesù ci insegna che la fatica da fare è quella di accettare che la nostra piccolezza e fallibilità sono le caratteristiche preferite dal Padre. Egli si rivela ai piccoli, e a chi ammette il suo fallimento nell’amare, prontamente dona il suo perdono. Mettiamoci a questa scuola, impariamo dall’umiltà di Gesù e troveremo ristoro e dolcezza.
Fa o Signore, che impariamo da te dove si nasconde la vera grandezza.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 724]
Francesco ne era provvisto con particolare abbondanza, affinché non mancasse nulla a uno già ricco di tanti doni […]. Sulla virtù dell’umiltà cercò di edificare se stesso, per gettare un fondamento secondo l’insegnamento di Cristo […]. Umile nel contegno, più umile nel sentimento, umilissimo nella propria stima. Da nulla si poteva distinguere che questo principe di Dio aveva la carica di superiore, se non da questa fulgidissima gemma, che cioè era il minore tra i minori. Questa la virtù, questo il titolo, questo il distintivo che lo indicava ministro generale.
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