“Tu sei mio padre”
Martedì V Settimana di Quaresima
2Sam 7,4-5.12-14.16 Sal 88 Rm 4,13.16-18.22 Mt 1,16.18-21.24
San Giuseppe sposo della Beata Vergine Maria, Solennità
Giuseppe deve prendere una decisione difficile. Anche le nostre vite sono ritmate da piccole o grandi decisioni. Come agisce Dio quando ci troviamo davanti una scelta delicata? Parla nel “sonno” della nostra debolezza, nel nostro abbandono fiducioso, come ha parlato nel sonno di Giuseppe. Ci invita a credere ad un sogno, un “di più” di vita e di felicità. Fidiamoci dei desideri “alti”, che ancora non vediamo ma che sentiamo presenti nella nostra storia. Fidiamoci dell’amore di Dio che mai delude, pur passando, a volte, per vie apparentemente scomode.
Farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto:
«È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà» (Sal 88)
Dalle Cronache di Tommaso da Eccleston [FF 2456]
In seguito vennero in Inghilterra molti frati di origine inglese […] che io avevo conosciuto quand’ero ancora laico […]. Un novizio aveva confidato che soffriva di una sete continua e non poteva dormire, finché una notte gli apparve un uomo di bell’aspetto, con l’abito da frate, e gli ordinò di alzarsi e seguirlo, e poi lo condusse in un luogo molto ameno e lo fece entrare in un palazzo stupendo, offrendogli una bevanda gustosissima e dicendogli: «Figlio mio, ogni volta che avrai sete, vieni da me e ti darò da bere» […]. Era frate Francesco. Svegliatosi, il frate non provò più la tentazione della sete e si sentì rifocillato e confortato nell’anima e nel corpo.
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