Lampada ai miei passi
Mercoledì III Settimana di Quaresima
Dt 4,1.5-9 Sal 147 Mt 5,17-19
La “legge è saggezza e intelligenza” della vita, condizione per accogliere la promessa di Dio. Ma anche garanzia della sua vicinanza: quale popolo ha gli dèi così vicini? Abbiamo, a volte, un’idea della “legge” come vincolo che ci limita. O, al contrario, come pretesto per lasciare a riposo la coscienza. Gesù vede la legge come qualcosa da “portare a compimento”. In che modo? Donando tutto sé stesso, consegnandosi totalmente al Padre e offrendosi per amore nostro. La nostra legge è il Vangelo, lampada sui nostri passi quotidiani. Quale compimento, piccolo o grande, sento che Dio attende da me? Quale situazione oggi vuole illuminare?
Signore, nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.
(Salmo 119)
Dalla terza lettera di S. Chiara ad Agnese di Praga [FF 2892]
Mentre i cieli con tutte le altre cose create non possono contenere il Creatore, l’anima fedele invece, ed essa sola, è sua dimora e soggiorno, e ciò soltanto a motivo della carità, di cui gli empi sono privi.
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