Porte chiuse
Giovedì II Settimana di Quaresima
Ger 17,5-10 Sal 1 Lc 16,19-31
L’amico Lazzaro con i suoi bisogni, le sue miserie, le sue malattie – dice Papa Francesco – è proprio il Signore che bussa alla porta, perché il ricco possa aprire il cuore e la misericordia possa entrare da lui. Ma il ricco è troppo preso da sé stesso, preoccupato del suo star bene, dei suoi interessi. Non riconosce il Signore, perché per lui, oltre la sua porta…non c’è niente. Oggi facciamo più attenzione alla porta del nostro cuore, a chi bussa per trovare accoglienza, comprensione, ascolto. Chiediamo lo Spirito per poterci accorgere delle vere necessità di chi ci è vicino.
Donaci, o Padre, di accorgerci del grido del povero, richiamo ad entrare nella vita vera e ritornare alla comunione con Te.
Dalla Vita Seconda di Tommaso da Celano [FF 1959]
Fu liberato dalla prigione poco tempo dopo e divenne più compassionevole con i bisognosi. Propose anzi di non respingere nessun povero, chiunque fosse e gli chiedesse per amor di Dio. Un giorno incontrò un cavaliere povero e quasi nudo: mosso a compassione, gli cedette generosamente, per amor di Cristo, le proprie vesti ben curate, che indossava.
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