Mercoledì delle Ceneri
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Riflessione biblica Nel segno della cenere inizia oggi il tempo liturgico della Quaresima, che ci porterà nel cuore del mistero della nostra salvezza, nella gioia di un Amore più forte della morte, di ogni morte, di tutte le nostre morti. Accogliamo l’esortazione a fare l’elemosina, a pregare e a digiunare. La Chiesa ci invita a riconoscere di essere in debito verso i nostri fratelli. Per questo la Parola ci invita all’elemosina. La Chiesa ci ricorda che senza il Signore è come scendere nella fossa. Per questo ci invita a pregare intensamente e di vero cuore. La Chiesa ci restituisce il senso della nostra vocazione nella creazione: non siamo predatori né dominatori, ma custodi e amministratori del bello che ci circonda. A questo ci educa il digiuno. Proviamo dunque fratelli a praticare la giustizia, a frequentarla un po’ di più in questi quaranta giorni che dalla cenere ci riconducono al fuoco della resurrezione.
Riflessione francescana Chiara e le sorelle desideravano ascoltare una parola da Francesco. Un giorno egli, visitandole, chiese che gli venisse portata della cenere. Fece con essa un cerchio sul pavimento, al centro del quale si sedette; il resto della cenere se lo pose sulla testa. Le sorelle aspettavano, ma egli rimase immobile e in silenzio. Ad un tratto invece che un discorso incominciò a recitare il Salmo 50: «Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia…». Poi si alzò, fuggendo via rapidamente. Quel gesto è ricordato come “la predica della cenere” (cfr. FF 796).
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.