E non capiamo ancora?
Martedì VI Settimana Tempo Ordinario
Gc 1,12-18 Sal 93 Mc 8,14-21
Spesso nella vita ci arrocchiamo su posizioni che vogliamo difendere a tutti i costi, quando l’evidenza della verità è altrove. Quante volte, cioè, il nostro piccolo cuore ci porta a vedere solo la nostra prospettiva, su di noi, sugli altri, forse anche su Dio. Anche i discepoli si sono chiusi nelle loro povere prospettive. Ma Gesù consegna loro un criterio prezioso, valido anche per noi: fai attenzione, ripensa a ciò che è accaduto realmente, interpreta la vita alla presenza del Signore. La sua Parola di verità, dice San Giacomo, ci genera: fai memoria di ciò che ha già operato nella tua storia.
Aiutami Signore ad ascoltare e ricevere il messaggio del Vangelo con fedeltà.
Dalla vita prima di Tommaso da Celano [FF 467]
Meditava continuamente le parole del Signore e non perdeva mai di vista le sue opere. Ma soprattutto l’umiltà dell’Incarnazione e la carità della Passione aveva impresse così profondamente nella sua memoria, che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro.
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