A portata di mano
Lunedì V Settimana del Tempo Ordinario
1Re 8,1-7.9-13 Sal 132 Mc 6,53-56
Sant’Agata, vergine e martire – memoria
Salomone costruisce il Tempio per custodire l’arca dell’alleanza, “un luogo” in cui Dio possa dimorare in eterno, e quindi un luogo, l’unico, in cui incontrarlo davvero.
Ma è Gesù il vero Tempio, l’unico in cui il Padre ha posto il suo compiacimento. Nella relazione con Gesù incontriamo il Padre, nella relazione con lui troviamo ciò che disseta il nostro desiderio di eternità. E, in Gesù, questo luogo è divenuto “a portata di mano”. Come in ogni “villaggio” era possibile incontrare Gesù ed essere salvati, così per noi l’ascolto della Parola, i Sacramenti, la preghiera e la carità fraterna, sono luoghi dove il Signore “dimora”, e dove permette a noi di “toccare il lembo del suo mantello”.
O Signore, mostrami la tua misericordia e il tuo amore…
Fammi vedere il tuo volto, udire la tua voce, toccare il lembo del tuo mantello. Voglio amarti, parlarti e stare semplicemente alla tua presenza. (Da una preghiera di Henry J.M. Nouwen)
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1180]
L’uomo di Dio, restandosene tutto solo e in pace, riempiva i boschi di gemiti, cospargeva la terra di lacrime, si percuoteva il petto e, quasi avesse trovato un più intimo santuario, discorreva con il suo Signore. Là rispondeva al Giudice, là supplicava il Padre, là dialogava con l’Amico.
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