Battesimo del Signore
Giovanni il Battista proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Riflessione biblica Con il Battesimo di Gesù si chiude il periodo natalizio, tempo di manifestazione ed epifania. Oggi si rievoca lo scambio di ruoli tra Giovanni e Gesù. Giovanni da profeta diventa discepolo e Gesù china il capo verso Giovanni, si fa solidale con i peccatori e si immerge nell’acqua per risorgere a nuova creatura. Colpiscono in entrambi la grande umiltà e la consapevolezza dell’inversione dei loro ruoli per compiere e realizzare la volontà di Dio. Il brano ci porta infine a riflettere sul nostro battesimo e il nostro diventare figli: «Tu sei il figlio mio, l’amato».
Riflessione francescana Noi siamo discepoli di Gesù dal momento del battesimo. Riceviamo un sacramento al cui interno troviamo tutti i doni necessari per essere cristiani. Non ci rimane altro da fare che aprire questo scrigno e attingere a piene mani alla sua ricchezza infinita per fare della nostra vita un capolavoro di santità. Il Battesimo è il ponte che Gesù «ha costruito tra sé e noi, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l’arcobaleno divino sulla nostra vita» (Dall’Omelia di papa Benedetto XVI dell’11 gennaio 2009).
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