Metti al riparo il mio Amore
Giovedì 28 dicembre, Ottava di Natale
1Gv 1,5-2,2 Sal 123 Mt 2,13-18
Santi Innocenti, festa
Una strage che certo stona con la celebrazione della nascita di Gesù, che ci fa pensare alla tenerezza di Dio. Ma è proprio davanti al cuore egoista dell’uomo che emerge ancor di più il dono dell’Amore che si fa carne. Il Signore Gesù dà la vita e ci dice “alzati”: metti al riparo l’Amore che ho per te e che qualcuno vuole toglierti. Mettilo al riparo perché è piccolo e tenero, ha bisogno di essere custodito. Alzati, va, non temere di prenderlo con te e proteggilo dalla “violenza”.
Signore Gesù, ti preghiamo per tutti i bambini che sono vittime della guerra e della violenza.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 470]
Spesso, quando voleva nominare Cristo Gesù infervorato di amore celeste lo chiamava “il Bambino di Betlemme”, e quel nome “Betlemme” lo pronunciava riempiendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. E ogni volta che diceva “Bambino di Betlemme” o “Gesù”, passava la lingua sulle labbra, quasi a gustare e trattenere tutta la dolcezza di quelle parole.
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