Servire è regnare
Martedì XXXII Settimana del Tempo Ordinario
Sap 2,23-3,9 Sal 33 Lc 17,7-10
Oggi c’è una verità da accogliere: come il padrone ha “diritto” ad essere servito, il cristiano, per sua vocazione, ha diritto a farsi servo, perché appartiene a Dio. Il Signore, oltre ad essere padrone della vita, per la nostra vita si fa esempio e modello, lui che è il vero servo. Infatti ci serve venendo ad abitare in mezzo a noi, donandoci la sua stessa vita, sedendo alla nostra tavola, nutrendoci con il suo corpo. E con la sua Parola ci dice continuamente che amare non è altro che servire i fratelli senza pretese, nella gratuità e nell’amore. Quali sono le resistenze che mi impediscono oggi di mettermi a servizio degli altri con gratuità?
Signore, “nel giorno del nostro giudizio, dacci la gioia di poter risplendere come scintille nella stoppia, e comprendere la tua verità”.
Dalla Leggenda dei tre compagni [FF 1401]
Francesco, mentre riposava, nel dormiveglia intese una voce interrogarlo dove fosse diretto. Gli espose il suo ambizioso progetto. E quello: “Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?” Rispose: “Il padrone”. Quello riprese: “Perché, dunque, abbandoni il padrone per seguire il servo, e il principe per il suddito?”
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