Passa Gesù
Lunedì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
1 Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64 Sal 119 Lc 18,35-43
La Parola oggi ci annuncia: «Passa Gesù, il Nazareno!». E il cieco di Gerico ci insegna come ascoltarla: dalla prontezza della sua risposta, del suo gridare, comprendiamo come il suo stare seduto non fosse un perdere tempo, ma un atteggiamento vigilante, di chi attende con speranza l’occasione per cambiare vita. Così, quando sente che si sta avvicinando Gesù, non lo lascia passare invano né si fa fermare da chi non comprende, ma grida a lui una preghiera forte, ripetitiva e insistente. La fede in Gesù lo spinge a sperare e gli dà il coraggio di osare, chiedere la guarigione. Infine, lo stupore per la vista ritrovata e per la salvezza ricevuta in dono si trasforma in una sequela gioiosa, capace di attirare altri alla lode di Dio.
Donaci, o Signore, un cuore pronto ad accogliere oggi la tua presenza nella nostra vita.
Dalla Leggenda Maggiore [FF 1024]
Un giorno mentre andava a cavallo per la pianura che si stende ai piedi di Assisi, si imbatté in un lebbroso. Quell’incontro inaspettato lo riempì di orrore. Ma ripensando […] che, se voleva diventare soldato di Cristo doveva prima di tutto vincere se stesso, scese da cavallo e corse ad abbracciare il lebbroso e questi, mentre stendeva a lui la mano come per ricevere l’elemosina, ne ebbe il denaro insieme con un bacio.
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