Capaci di misericordia
Lunedì XXXII Settimana del Tempo Ordinario
Sap 1,1-7 Sal 138 Lc 17,1-6
È inevitabile che avvengano gli scandali, ma quello che ci separa dal Signore è la nostra ipocrisia, i ragionamenti distorti che facciamo per non riconoscerci colpevoli e non chiedere perdono. Il Signore invece si fa trovare ricco di misericordia da chi si affida a Lui. Lasciamoci amare mostrandoci al Signore per quello che siamo, con le nostre doppiezze e le nostre colpe, cerchiamolo con cuore semplice, tenendo lontani da noi discorsi insensati. Accogliamo la buona notizia che il Signore ci chiama ad amare come Lui, e che, se abbiamo fede, saremo resi capaci di misericordia e perdono verso i fratelli che abbiamo accanto.
“Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri; vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternità” (dal Sal 138).
Dalla Lettera a un ministro [FF 235]
In questo voglio conoscere se tu ami il Signore e ami me servo suo e tuo, se farai questo, e cioè: che non ci sia mai alcun frate al mondo, che abbia peccato quanto poteva peccare, il quale, dopo aver visto i tuoi occhi, se ne torni via senza il tuo perdono misericordioso, se egli lo chiede; e se non chiedesse misericordia, chiedi tu a lui se vuole misericordia. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attirarlo al Signore; e abbi sempre misericordia di tali fratelli.
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