Forte e chiaro
Lunedì XXVIII Settimana Tempo Ordinario
Rm 1,1-7 Sal 97 Lc 11,29-32
A volte il nostro cercare segni nasconde il non voler accogliere ciò che il Signore ci ha già mostrato e che ci chiede una conversione. Per questo il Signore fa bene a chiamarci “malvagi”, perché in quei momenti non siamo orientati a cercare Lui, ma un dio più comodo, che non ci chieda troppo.
Il segno che certamente abbiamo già ricevuto è chiaro: il più grande che si fa il più piccolo per amare tutti, la vita che si dona fino alla morte per salvare tutti. Per riconoscere questo Vangelo di Dio, dobbiamo incamminarci nella stessa strada di umiltà e di carità che Gesù stesso ha vissuto.
Facciamo spazio oggi a questa parola, forse non facile, perché possa illuminare il nostro cuore e mostrarci quale conversione il Signore ci sta suggerendo.
Manda il tuo Spirito, Signore, ad aprire il nostro cuore indurito, perché possiamo riconoscerti e accogliere con gioia la tua Parola.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 221]
O ammirabile altezza e stupenda degnazione! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati.
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