DOMENICA – XXX DOMENICA T.O. – A
Luca 22,34-40
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento? ». Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tuttala tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Riflessione biblica
Un dottore della Legge chiede a Gesù qual è il principio che ispira tutto. E Gesù dice che ce ne sono due: c’è il primo e poi c’è un secondo, il secondo è uguale al primo. Tutto deriva da qui. Se è conforme all’amore di Dio e del prossimo, va bene, se non è conforme, va male, per quanto sia ordinato da infinite autorità. E il mistero dei due
comandi che sono simili e uguali sta nel fatto che divinità e umanità sono un’unica persona in Gesù. E quindi, è in ogni uomo e noi, amando l’uomo, amiamo Dio.
Riflessione francescana
E in un’altra pagina dedicata a tutti i fedeli il grande “doppio” comandamento è il prologo per identificare coloro che in quella dimensione di vita si scoprono misticamente «sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù Cristo»: «Nel nome del Signore. Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima e la mente, con tutta la forza e amano i loro prossimi come se stessi, e hanno in odio i loro corpi con i vizi e i peccati, e ricevono il corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno frutti degni di penitenza: oh, come sono beati e benedetti quelli e quelle, quando fanno tali cose e perseverano in esse, perché riposerà su di essi lo Spirito del Signore, e farà presso di loro la sua abitazione e dimora» (FF 178/1-2).
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