Beato discernimento
Venerdì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Rm 7,18-25 Sal 118 Lc 12,54-59
“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” Gesù ci dice che ci sono dei segni da leggere per fare delle scelte, per avere un pensiero e capire dove andare. È la responsabilità di saper vedere le questioni della vita, saperle leggere per capirle e non essere impreparati. Il discernimento inizia col guardare alla propria vita, capire ciò che sta accadendo e cosa può portare. In caso contrario, si va in crisi perché non si ha la luce necessaria per tenere ciò che serve e cambiare ciò che non va. È un’operazione che possiamo fare in compagnia dello Spirito Santo che sempre opera per il Bene e il “di più”!
Spirito Santo, donaci l’intelletto per poter essere consapevoli di ciò che viviamo.
Dal Libro delle tribolazioni di Angelo Clareno [FF 2199/5]
Sotto frate Giovanni, uomo solare, si rallegravano tutti e godevano. Confortava i mesti, correggeva gli esagitati, accoglieva i malati, rinvigoriva i deboli, educava familiarmente e con affabilità i semplici, i tentati li rendeva nemici dei vizi e amanti delle virtù, con l’esempio della vita e la forza della parola spronava i dotti ad avere e possedere la virtù dell’umiltà e della carità e attirava tutti, con l’efficacia del suo modo di agire, all’osservanza della povertà promessa, alla sobrietà e alla continenza. Possedeva il dono del discernimento degli spiriti, conosceva la portata delle crisi di ognuno, vi adibiva il rimedio delle parole, e guariva le ferite dei vizi.
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