Passando in mezzo
Lunedì XXII Settimana del Tempo Ordinario
1Ts 4,13-18 Sal 95 Lc 4,16-30
Nessun profeta è bene accetto in patria… Quel fratello che con la sua presenza ci ricorda che dobbiamo ancora convertirci su tante cose; quella sorella che nella sua povertà ci richiama a una vita più semplice; quella situazione che ci mette davanti alla realtà che non siamo noi a decidere tutto; quella Parola che ci illumina, ma che ci scomoda perché ci chiede un passo in più,… tutte queste cose ci meravigliano se scegliamo di accoglierle come segni della benevolenza di Dio per noi, segni della sua premurosa cura, che ci spinge sempre a crescere. Ma possiamo anche scegliere di rifiutarle, puntando il dito contro l’altro, presumendo di sapere già tutto e di non aver bisogno di nulla. Il Signore Gesù viene, porta a compimento la Parola che annuncia la salvezza, la liberazione, la pienezza di grazia per chi lo accoglie. Lui continua a “passare in mezzo” a noi, a farci grazia… Attraverso quale situazione o quale Parola ci sta invitando ad accogliere la Sua presenza nella nostra vita?
Donaci Signore un cuore semplice, capace di accogliere il Tuo amore.
Dall’Orazione sul “Padre nostro” [FF 268-269]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, perché possiamo conoscere qual è l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi. Venga il tuo regno: affinché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, dove la visione di te è senza veli, l’amore di te è perfetto, la comunione con te è beata, il godimento di te senza fine.
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