Padre nostro
Lunedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Tm 2,1-8 Sal 28 Lc 7,1-10
Il Signore non fa preferenze di persone. Davvero Gesù è venuto per tutti e ci indica la strada della fraternità: c’è un solo maestro e noi siamo tutti fratelli. Tutti. Tutti figli amati. Così è bella l’esortazione di Paolo a pregare per tutti gli uomini, anche per i re e per quelli che stanno al potere. Forse sono coloro che meno vengono ricordati nelle nostre preghiere, ma quelli che ne hanno più bisogno, avendo la responsabilità di molti. E l’episodio del Vangelo ci insegna, ancora, che a volte c’è più fede in chi giudichiamo più lontano.
Donaci, o Padre, di riconoscere la nostra piccolezza che ci rende tutti bisognosi davanti a te, tutti fratelli.
Dalla Lettera ai reggitori dei popoli [FF 210.212-213]
A tutti i podestà e ai consoli, ai giudici e ai reggitori di ogni parte del mondo, e a tutti gli altri ai quali giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo nel Signore Dio, piccolo e spregevole, a tutti voi augura salute e pace.
Perciò io con fermezza consiglio a voi, miei signori, che, messa da parte ogni cura e preoccupazione, riceviate con animo benigno il santissimo corpo e il santissimo sangue del Signore nostro Gesù Cristo, in santa memoria di lui.
E vogliate offrire al Signore tanto onore in mezzo al popolo a voi affidato, che ogni sera si annunci, mediante un banditore o qualche altro segno, che all’onnipotente Signore Iddio siano rese lodi e grazie da tutto il popolo.
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