Donarsi
Giovedì XVIII Settimana del Tempo Ordinario
2Cor 9,6-10 Sal 111 Gv 12,24-26
San Lorenzo, diacono e martire
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. È la condizione di ogni cristiano perché ogni cristiano è chiamato a fare delle scelte, e quando si sceglie un po’ si muore e la morte certo fa un po’ paura. Ma Gesù è proprio qui che vuole farci entrare, in questa paura, perché vuole che non rimaniamo senza di Lui. C’è una frazione di tempo, uno spazio in cui ci dobbiamo fidare. Il cristiano sperimenta che il Signore ci abita, non ci lascia soli in questo dono di noi, in questo passaggio, in questa Pasqua. La memoria di San Lorenzo testimonia al massimo proprio questo: l’essere abitati e la speranza in una vita nuova a cui tutti siamo chiamati.
Questi è il santo diacono Lorenzo, che diede la sua vita per la Chiesa: egli meritò la corona del martirio, per raggiungere in letizia il Signore Gesù Cristo.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 681]
Francesco, uomo di Dio, sentendosi pellegrino nel corpo lontano dal Signore, cercava di raggiungere con lo spirito il cielo e, fatto ormai concittadino degli angeli, ne era separato unicamente dalla parete della carne. L’anima era tutta assetata del suo Cristo e a lui si offriva interamente nel corpo e nello spirito.
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