Come scintille nella stoppia
Lunedì XIX Settimana del Tempo Ordinario
Sap 3,1-9 Sal 115 Gv 15, 12-16
San Massimiliano Kolbe, Sacerdote e martire
Oggi ricordiamo un Santo che visse fino in fondo l’amore al Signore Gesù, alla Vergine Maria e a San Francesco. Ma ha saputo anche incarnare questo amore in modo creativo e personale, nel cammino di donazione e di apostolato. Il suo gesto generoso, alla fine della sua prigionia ad Aushwitz, in cui offrì la sua vita per la salvezza di un padre di famiglia, è la perfetta sintesi di una vita totalmente donata. “Le anime di giusti come scintille nella stoppia, correranno qua e là”. Il Libro della Sapienza ci offre un’immagine molto vivace; rende bene l’idea di una vita appassionata del Vangelo, creativa, instancabile e piena di coraggio. La scintilla, una particella di brace staccata dal ceppo, libera e ardente per dare luce e calore qua e là.
“Non conosciamo altro libro più sublime che Gesù Cristo crocifisso, per progredire nell’amore di Dio”.
(Dalle Lettere di San Massimiliano Maria Kolbe).
Dalle Ammonizioni [FF 178]
Beato il servo che accumula nel tesoro del cielo i beni che il Signore gli mostra e non brama di manifestarli agli uomini con la speranza di averne compenso, poiché lo stesso Altissimo manifesterà le sue opere a chiunque gli piacerà. Beato il servo che conserva nel suo cuore i segreti del Signore.
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