Via i sandali….
Mercoledì XV Settimana del Tempo Ordinario
Es 3,1-6.9-12 Sal 102 Mt 11,25-27
Dice Papa Francesco che i piccoli sono una ricchezza per l’umanità e per la chiesa, perché ci richiamano costantemente alla condizione necessaria per entrare nel regno di Dio. Non siamo autosufficienti, non siamo padroni di niente. Ma tutti bisognosi di amore, di aiuto, di perdono. Se Gesù, Figlio dell’Altissimo, è consapevole che “tutto gli è stato dato dal Padre”, quanto più noi abbiamo bisogno di ricordarcelo spesso, e custodire in noi un sentimento di gratitudine… Il piccolo, il bambino, il povero, sperimenta sempre, sulla sua pelle, che ha bisogno di un altro per vivere. Questo lo porta ad essere umile. Come Mosè che si toglie i sandali e si accorge di camminare sul suolo santo della misericordia di Dio. L’umile ha ben presente la distanza che c’è tra la sua reale condizione e la grandezza del Padre. Quando diventiamo consapevoli di questa misura, e quindi grati di tutto, capiamo la nostra reale grandezza, l’altissima dignità di figli di Dio.
Padre, noi non siamo “piccoli” come tu vuoi, ma con la tua grazia, giorno dopo giorno, concedici di diventarlo, per accogliere sempre più il tuo amore che ci viene incontro.
Dal Commento al Padre nostro [FF 266]
Padre nostro, che sei nei cieli, negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce; infiammandoli all’amore, perché tu, Signore, sei amore; ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.
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