Gesù, quanto ti amo?
Venerdì VII Settimana di Pasqua
At 18,1-8 Sal 97 Gv 16,16-20
San Filippo Neri, memoria
«Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». è una domanda che implica il perdono pieno da parte di Gesù alla debolezza e al rinnegamento di Pietro. Questo perdono non può che suscitare nel discepolo un amore proporzionato alla misericordia ricevuta. “Pasci le mie pecore” è il frutto di questo amore riconciliato, che è passato per tre rinnegamenti e per la triplice dichiarazione di amore. Un cammino non facile per l’apostolo che si libera dal peccato attraverso il dialogo intenso con Gesù. Pietro deve dire un sì pieno! Il compito che gli viene affidato lo può realizzare solo nell’amore totale e sincero.
Come il Buon Pastore dona la vita per le pecore, così Pietro è chiamato ad amare il Signore e a vivere il dono della vita.
Signore Gesù, donaci di saper imitare i Santi che per amor tuo donano tutto di sé stessi.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1057]
Mentre un giorno, ritirato in luogo solitario, piangeva ripensando con amarezza al suo passato, si sentì pervaso dalla gioia dello Spirito Santo, da cui ebbe l’assicurazione che gli erano stati pienamente rimessi tutti i peccati. Rapito, poi, fuori di sé e sommerso totalmente in una luce meravigliosa che dilatava gli orizzonti del suo spirito, vide con perfetta lucidità l’avvenire suo e dei suoi figli. Dopo questo, ritornò dai frati e disse loro: «Siate forti, carissimi, e rallegratevi nel Signore. Non vogliate essere tristi, perché siete in pochi, e non vi faccia paura la mia o la vostra semplicità; poiché, come il Signore mi ha mostrato con una visione veritiera, Iddio ci farà diventare una grande moltitudine e con la grazia della sua benedizione ci farà crescere in molti modi».
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