Parola eterna
Sabato V Settimana di Quaresima
Ez 37,21-28 Ger 31,10-12b.13 Gv 11,45-56
“Vi sarà un unico pastore per tutti” aveva profetizzato Ezechiele. Non c’è parola di Dio che non giunga a compimento. Il modo in cui questo avviene molto spesso è per noi così difficile da comprendere che non lo accettiamo. I capi dei sacerdoti e gli scribi erano i più grandi esperti della Scrittura, eppure non vedono che si sta compiendo davanti ai loro occhi. Anzi, non vedono che il Signore si serve in qualche modo anche del loro rifiuto. Così, Egli è capace di rivelare la sua volontà anche attraverso il Sommo sacerdote che complotta per mettere a morte Gesù: E Gesù veramente si è consegnato alla morte “per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi”. Il Sì di Dio, la sua alleanza è un’alleanza eterna, il Suo amore è più forti di ogni nostra infedeltà.
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. (Cf. Ez 18,31a)
Dall’Orazione sul Padre nostro [FF 268-269]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, perché possiamo conoscere qual è l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
Venga il tuo regno: affinché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, dove la visione di te è senza veli, l’amore di te è perfetto, la comunione con te è beata, il godimento di te senza fine.
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