Cielo e terra
Giovedì II Settimana di Pasqua
At 5,27-33 Sal 33 Gv 3,31-36
“Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti, ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra”. Gesù è sulla terra ma ci parla del cielo e ci mostra l’amore del Padre, la vita vera, che non si ferma alla terra ma è eterna.
Il dono senza misura dello Spirito che riceviamo in Gesù ci mette in relazione col cielo, ci dona occhi e orecchi capaci di riconoscere che Gesù veramente viene dall’alto per condurci in alto. La nostra umanità è resa capace di portare vita, di suscitare la conversione, di perdonare e quindi di amare in modo vero. Se accogliamo il dono dello Spirito possiamo a obbedire a Dio e rendergli testimonianza.
Signore, donaci di essere come te: capaci di dare senza misura!
Dalla Leggenda dei tre compagni [FF 1440]
Santo Francesco, ormai pieno della grazia dello Spirito Santo, ai sei frati sopra citati, convocandoli presso di se’ , predisse quello che sarebbe loro avvenuto. Disse: “Fratelli carissimi, consideriamo la nostra vocazione. Dio, nella sua misericordia, ci ha chiamati non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di molti altri. Andiamo dunque per il mondo, esortando tutti, con l’esempio più che con le parole, a fare penitenza dei loro peccati e a ricordarci dei comandamenti di Dio. Non abbiate paura di apparire piccoli e senza cultura, ma annunciate con coraggio e semplicità la penitenza. Abbiate fiducia nel Signore, che ha vinto il mondo! Egli parla con il suo Spirito per mezzo di voi e in voi, esortando tutti a convertirsi a lui e ad osservare i suoi precetti”.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.