Pregare per poter seguire
Giovedì dopo le Ceneri
Dt 30,15-20 Sal 1 Lc 9,22-25
Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui. È un momento di intimità fraterna. La preghiera segna i momenti decisivi della vita di Gesù, i momenti delle grandi decisioni o delle esperienze particolarmente significative. In questo contesto Gesù pone loro la domanda “Chi sono per la gente e per voi?”. Poi comincia ad insegnare che presto sarà messo a morte e come deve essere il suo discepolo. Parole forti dette, appunto, mentre il clima è raccolto. Gesù desidera parlare al cuore dei discepoli e chiede la rinuncia di sé perché possa emergere l’amore per Lui e per i fratelli e questo è possibile nel conoscere l’amore che ha per loro.
Gesù dice poi con chiarezza che nella sequela ci vuole perseveranza: “Ogni giorno”. Il legame a Lui deve essere rinnovato di fronte a ogni nuova situazione di ostacolo o di prova. In tutto questo c’è la promessa che perdere la propria vita per Lui si rivelerà un autentico guadagno.
Signore, il nostro cuore sia attento alla tua voce.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1054]
Quando l’ebbe ascoltato, il servo di Dio si sentì ripieno della consolazione dello Spirito Santo, perché aveva concepito il suo primo figlio, ed esclamò: «Un simile consiglio dobbiamo chiederlo a Dio!». Poiché era ormai mattina, entrarono nella chiesa di San Nicolò. Dopo aver pregato, Francesco, devoto adoratore della Trinità, per tre volte aprì il libro dei Vangeli, chiedendo a Dio che per tre volte confermasse, con la sua testimonianza, il santo proposito di Bernardo. Alla prima apertura del libro si imbatté nel passo che dice: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri». Alla seconda: «Non portate niente durante il viaggio». Alla terza: «Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua». «Questa – disse il santo – é la vita e la regola nostra e di tutti quelli che vorranno unirsi alla nostra compagnia. Va’, dunque, se vuoi essere perfetto, e fa’ quello che hai sentito».
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