Pienezza di umanità
Lunedì I Settimana di Quaresima
Lv 19,1-2.11-28 Sal 18 Mt 25,31-46
Questa prima settimana di Quaresima si apre con l’invito di Dio: “siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo”.
Siamo stati creati dalla polvere, e polvere torneremo, ma a immagine e somiglianza di Dio. Per questo siamo veramente umani quando tendiamo all’amore perfetto, quello divino. Ciò che ci rende pienamente umani è vivere restituendo l’amore con cui siamo amati da sempre. Questa umanità vissuta in pienezza è la santità. Gesù stesso non lega l’appartenenza al Regno alla sua conoscenza, perché chiunque si impegnerà concretamente ad amare l’uomo nelle sue piccolezze, nelle sue fragilità, sarà “benedetto dal Signore”. Certo, alla fine dei tempi tutti incontreremo il Signore Gesù, ma non sarà una garanzia l’essersi definiti “cristiani”. Saremo tutti giudicati sull’amore. E, se anche non ne eravamo stati capaci qui sulla terra, riconosceremo finalmente il volto di Dio, che era presente e riflesso in ogni fratello bisognoso, emarginato, piccolo, incontrato sul nostro cammino.
Donaci, o Padre, di “scoprire Gesù nel volto degli altri, nella loro voce, nelle loro richieste” (Papa Francesco, EG 91)
Dalla Leggenda dei tre Compagni [FF 1407]
Francesco, mentre un giorno cavalcava nei paraggi di Assisi, incontrò sulla strada un lebbroso. Il poiché di solito aveva grande orrore dei lebbrosi, fece violenza a se stesso, smontò da cavallo e offrì al lebbroso un denaro, baciandogli la mano. E ricevendone un bacio di pace, risalì a cavallo e seguitò il suo cammino.
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